STUDI E RICERCHE

Istat. Le prospettive per l’economia italiana

Nel 2013 si prevede una riduzione del Pil pari all’1,4%, mentre per il 2014, il recupero dell’attività economica, trainato prevalentemente dalla domanda interna, determinerebbe una moderata crescita dello 0,7 per cento. La domanda estera netta è la principale fonte di sostegno alla crescita economica nelle previsioni per il 2013 (+1,1 punti percentuali). Il contributo della domanda interna al netto delle scorte sarebbe invece negativo nel 2013 (-2,0 punti percentuali) e tornerebbe positivo nel 2014 (+0,7 punti percentuali) stimolando la crescita del Pil.

Excelsior-Unioncamere. I programmi occupazionali delle imprese (Bollettino gennaio marzo 2013)

Il perdurare della recessione e la prospettiva che la stessa si prolunghi almeno nella prima parte del 2013 frenano ulteriormente la domanda di lavoro da parte delle imprese, determinando una previsione per il 1° trimestre dell’anno pari a 137.800 assunzioni dirette di personale dipendente, con una riduzione del 9,4% rispetto alle oltre 152mila unità allo stesso trimestre del 2012.

Istat. Noi Italia 2012

Giunto alla quinta edizione, “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo” offre un’ampia e articolata produzione di indicatori aggiornati e puntuali, che riguardano aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del nostro Paese.

Istat. Occupati e disoccupati in Italia (Dicembre 2012)

A dicembre 2012 gli occupati sono 22 milioni 723 mila, in diminuzione dello 0,5% rispetto a novembre, e dell’1,2% su base annua.

Svimez. Rapporto 2012 sull’economia del Mezzogiorno

Frena ancora il Pil delle regioni meridionali (-3,5%), battuta d’arresto anche per consumi (-3,8%) e investimenti (-13,5%). La recessione è destinata a continuare anche nel 2013 (-0,2%).

Banca D’Italia. L’economia delle regioni italiane (novembre 2012)

Nel corso dei primi nove mesi del 2012 i livelli produttivi, in contrazione in tutta Italia, si sono riportati nel Mezzogiorno sui livelli minimi della primavera del 2009, dove ha influito la maggiore dipendenza dagli andamenti della domanda interna. Nel resto del Paese la dinamica del prodotto ha ancora continuato ad avvantaggiarsi del contributo positivo delle esportazioni.

Banca d’Italia. L’economia della Campania (Aggiornamento novembre 2012)

Nei primi nove mesi del 2012 si è accentuato il calo dell’attività economica: gli scambi con l’estero hanno rallentato, gli investimenti sono diminuiti, risentendo anche di difficoltà finanziarie, la disoccupazione è sensibilmente aumentata e il credito all’economia si è ridotto.

Banca d’Italia. L’economia della Lombardia (Aggiornamento novembre 2012)

Nei primi mesi del 2012 la domanda e la produzione nell’industria in Lombardia si sono contratte. Le esportazioni hanno continuato a crescere, ma in progressivo rallentamento, risentendo soprattutto della stagnazione delle vendite sui mercati della UE.

Banca d’Italia. L’economia del Lazio (Aggiornamento novembre 2012)

Dalla seconda metà del 2011 l’attività economica del Lazio ha subito una brusca contrazione, in connessione con le turbolenze finanziarie e con l’indebolimento del ciclo economico internazionale. La fase recessiva è risultata particolarmente intensa nella prima metà del 2012, in linea con le altre aree geografiche del Paese.