Dalla scuola alla prima esperienza concreta di lavoro: è questa l’occasione che EP spa, azienda leader nel settore della ristorazione collettiva, ha offerto a tre giovani studenti dell’Istituto alberghiero “Duca di Buonvicino” di Napoli al termine del progetto “Studiare l’impresa, l’impresa di studiare”, promosso dall’Unione degli Industriali partenopei.
«Abbiamo assunto tre ragazzi a tempo determinato, senza alcun aiuto da parte dello Stato – annuncia Giuseppe Esposito, direttore commerciale di EP spa – Lavoreranno come cuochi durante il periodo estivo, avendo la possibilità di applicare direttamente sul campo le nozioni apprese durante gli studi e di scoprire cosa significhi entrare nel mondo del lavoro».
I tre ragazzi, tutti di diciannove anni, sono selezionati sulla base di un criterio specifico: non privilegiare i primi della classe ma dare un’occasione anche a chi nello studio non eccelle. Un modo per dare a tutti un’opportunità di riscatto e di valorizzazione delle proprie competenze: «Abbiamo voluto fare una scelta diversa, andando oltre il profitto scolastico. Per eccellere nel mondo del lavoro non basta la teoria, perciò puntiamo sulle capacità concrete delle persone, sulla loro potenzialità e sulla loro passione. Ma non bisogna dimenticare mai che, nella vita come a scuola, sono il merito e l’impegno a pagare», spiega ancora Esposito.
EP ha un solido rapporto con il mondo universitario e cerca di spingere sull’integrazione di teoria e pratica, offrendo anche l’opportunità ai laureati di conoscere le procedure pratiche di lavorazione.
Quest’anno, ad esempio, in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II (Facoltà di Agraria, Dipartimento di Scienza degli Alimenti) e con l’Unione degli Industriali di Napoli (Sezione Industria Alimentare), l’azienda ha sponsorizzato un corso di perfezionamento in ristorazione collettiva, assegnando inoltre due borse di studio agli allievi valutati come più meritevoli da un’apposita commissione.
«L’età media dei nostri dipendenti è di 44 anni e ben il 20% del totale dei lavoratori ha meno di 35 anni. I nuovi cuochi dovranno sfruttare le prossime settimane per dimostrare le proprie capacità e provare a conquistarci. Siamo un’azienda giovane e in crescita, abbiamo bisogno di giovani seri e impegnati, ma soprattutto di persone spinte da una passione per questo lavoro», conclude Giuseppe Esposito.
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