“Non esistono fatti, ma solo interpretazioni”. Chissà, intemperanze caratteriali a parte, forse Nietzsche avrebbe accolto con un certo favore la scelta degli Oxford Dictionaries di eleggere parola dell’anno per il 2016 “post-truth”. Ma cosa significa “post-verità”? E chi l’ha coniata? Secondo i prof inglesi siamo di fronte a una post-verità quando ci troviamo in “circostanze nelle quali fatti obiettivi sono meno influenti nell’orientare la pubblica opinione che gli appelli all’emotività e le convinzioni personali”. A inventare questo nuovo termine è stato il drammaturgo Steve Tesich